Un Luogo Comune

per non dare nulla per scontato

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22 novembre
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“Fidati è qualcosa in più”

I Cani – Glamour (2013), 42 Records

Quando ho ascoltato questo disco per la prima volta, appena caricato su YouTube dalla band, sono rimasto turbato. Sarà che erano le undici di sera, sarà che ero stanco morto ed emotivamente sconvolto, ma questo disco mi ha veramente fatto un certo effetto. Diciamo che seguo I Cani dall’uscita del primissimo singolo e che “Il Sorprendente Album d’Esordio dei Cani” (2011) è uno di quei dischi che mi ricorderò molto a lungo. Nel senso che già in quinta ginnasio mi trovavo a scrivere sotto il banco “vedi Niccolò la gente non è il mestiere che fa”. Quelle atmosfere casarecciamente elettroniche, quel punk buttato sui sintetizzatori, quella voce fragile e musicalmente scorretta, quelle liriche fatte di panorami metropolitani e gioventù serali. Niente, o quasi niente, di tutto ciò in “Glamour”. L’album è pulito come melodie, arrangiamenti, composizione, è ben prodotto (da nientepopòdimeno che Enrico Fontanelli degli Offlaga Disco Pax) e posso dire che una delle prime cose che si avvertono è l’oggettiva maturazione del gruppo – che poi alla base dei Cani c’è Niccolò Contessa, giovine romano, tastiere e voce. Proprio questa maturazione si ritrova incisivamente tra i concetti delle liriche.

Gli adolescenti liceali, universitari, mantenuti, postmoderni, illusi ed emotivamente instabili del primo disco sono diventati grandi. Ora hanno un lavoro, un lavoro vero, magari si sono compiuti pure come artisti e sono in tour per tutta Italia (in senso direi meta-letterario, tipico del gusto modernista dei cani, l’utilizzo di personaggi altri da sé con il fine di parlare di sé o viceversa, ottenendo spesso volentieri canzoni che parlano di gente che fa canzoni): hanno capito che non si va avanti a Long Island e velleità. Ma le problematiche di fondo, che hanno infiammato in totale onestà e purezza i loro animi, sotto strati e strati di apparenza, sono rimaste. E l’idea di aver superato l’adolescenza, ma di non averle archiviate non fa altro che ingigantirle, fino ad urlare. Un po’ come nelle canzoni dei Fine Before You Came. “Fidati, è qualcosa in più”. Il problema non è più andare a scuola, sostenere gli esami, innamorarsi o avere vent’anni: c’è qualcosa che, avvicinandosi l’età adulta, resta, più profondo che mai. Ti viene quasi voglia di scappare per non sentirlo , ti viene voglia di “stare sempre così, avere cose pratiche in testa” per far finta che non ci sia.
Da una parte abbiamo “l’unica vera nostalgia” del sentimento sincero della giovinezza, dall’altra la consapevolezza che “non si può correre soltanto dietro ai sentimenti”, anche perché il mondo fa di tutto per opporsi ad ogni reale sentimentalismo: “Non c’è niente di twee in tutto il mondo”. E così, procedendo spesso per citazioni, da un intergenerazionale abusato De André fino ai “groppi in gola” dei Baustelle o ai già citati Fine Before You Came, quasi si volesse affidare alle parole di altri quello che si vuole dire, I Cani ci raccontano dell’invecchiare in tutti i sensi, di cosa volesse dire “arte” per Piero Manzoni (Storia di un artista) e di cosa vuol dire per le nostre pretese intellettuali da social network, ragionando sempre su quell’ardore di “sogni ambiziosi” che pulsa sotto a tumblr, sotto alle “mostre borghesi” e sotto alle foto profilo. Rapporti una volta considerati immortali che si sfilacciano, la paura che gli amici mi scordino, e di quelli che scordo io”. Le promesse di tre o quattro anni fa che si perdono. Un terrore di perdere tutto che afferra nella piena quotidianità, nella normalità (e dire che volevamo essere “tutto tranne normali), in mezzo ad un corridoio, all’improvviso: quasi una crisi di panico. La constatazione che ogni sogno passato, presente e futuro, ogni sincero desiderio che la società non riesce ad ammazzare e che si porge quasi istintivamente o, per riutilizzare questo termine, molto sentimentalmente, alle stelle, è destinato a svanire nel totale disinteresse dell’universo, che ha da badare alla sua assoluta relatività. “Tutto l’universo nasce e muore di continuo e se ne frega dei progetti e degli amori e dei miei fallimenti”: forse è questa la frase che fin dal primo ascolto mi ha lasciato addosso quella sensazione di turbamento. Per carità, il mondo è pieno di maestri del cinismo e del relativismo ben più tristi dei Cani, ma quella canzone, con quella melodia così ignorante ed allegra, dopo tutto il disco fino a questo punto, ha un nonsoché capace di colpirmi più in profondità di altre logiche del nulla. Eppure, fosse solo per questa frase, non si troverebbe la forza di alzarsi dal letto. Il brano finale, Lexotan, butta lì una cosa piccola, stupida e fragile: una speranza. Una speranza chiamata felicità.

È una felicità particolare: né una serenità edonistica, né una realizzazione totale: “E se dovessi avere sulla tangenziale la tachicardia cercherò di ricordare che nonostante tutto c’è la nostra stupida, improbabile felicità. La nostra niente affatto fotogenica felicità. Sciocca, ridicola, patetica, mediocre, inadeguata”. Inadeguata, perché Contessa non sembra vedere motivi per cui essere razionalmente felici, ma non può negare di esserci passato, di essere stato felice per sbaglio.Un po’ come “il momento in cui si ricomincia a respirare”, che Contessa dirà di aver espresso in Roma Sud. È dunque con una certezza fragile che si continua a stare al mondo, nonostante il mondo.

Questo è quel poco che sono riuscito a tirare fuori da un disco molto organico, ma comunque veramente vasto; quel poco che sono riuscito a leggere dietro l’hipsterismo, quasi pesante, quasi voluto a cui ”l’ennesimo gruppo pop romano” non rinuncia. I Cani, non senza fatiche, hanno fatto un disco più maturo, non necessariamente migliore, del precedente. Hanno dimostrato la solita capacità di tirarsi fuori per un attimo dalla tanto cara società postmoderna e di raccontarla con sguardo un po’ sfottente e un po’ disperato, come abbiamo già visto nel primo album; c’è infatti una precisa integrazione dei due dischi. “Glamour” inizia con il suono conclusivo del “Sorprendente” e termina con i rumori iniziali del primo disco, in perfetta ringkomposition.
Forse, però, in questo album c’è qualcosa in più. Si fa spazio, in mezzo a miliardi di arti e sociologie, una certa attenzione all’uomo, una certa attenzione all’individuo per quanto meschino, per quanto ridicolo. Forse esagero, forse mi esprimo troppo soggettivamente, ma penso che, più dell’umanità, i Cani stiano cercando l’uomo.

Il cane, del resto, è il miglior amico dell’uomo.

 

Per ascoltare il disco: cliccami

03 giugno
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Obiettivo Alluminio.

Un mio amico, uno di quelli che non passa mezza giornata senza avere un’ideona di quelle che guarda esce una figata pazzesca, ha ben deciso di partecipare ad Obiettivo Alluminio 2013, un simpatico concorso indetto dal Consorzio CIAL (Consorzio Nazionale per il Riciclo dell’Alluminio), che lo farebbe andare dritto al Giffoni Film Festival.

Non ho ben capito né come, né perché, ma mi sono ritrovato a partecipare – più o meno – a questa ideona.

UnLuogoComune è quello con la chitarra che canta male e si trova magicamente in varie situazioni inutili.

 

 

A questo video ha lavorato tanta gente simpatica:

L’idea e la regia sono di Lorenzo Arrigoni.

La chitarra, in verità, non è stata affidata alle mie prodezze, ma al buon Marco De Lucia (il chitarrino ascellare degli ABWNN)

La fantascienza è ad opera del buon Michele “Mike” Rota, prestatore di case e grandi quantitativi di carta d’alluminio. (Che ovviamente abbiamo riciclato)

E poi c’è Paolo Bontempo, il belloccio che guida la bici e che si è scolato la birra per la causa. Ve lo ricorderete (?) per robe come questa, oppure questa.

 

Adesso però aiutateci. Andate a questo link facebook e piaceteci, ci aiuterete a vincere. Grazie mille!

13 aprile
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Tu prova a stare mezzora nel nulla

A Minneapolis, negli Stati Uniti, ci sono gli Orfield Labs, e in questi Orfield Labs c’è uno speciale spazio: la anechoic room, stanza anecoica. “Anecoica” vuol dire che è costruita per assorbire il suono e non rifletterlo, come fa quasi ogni oggetto della nostra vita quotidiana. Le procedure per annichilire ogni suono esterno od interno alla stanza sono queste: la camera ha una doppia muratura (una stanza dentro una stanza), la più  interna è isolata con uno strato di fibra di vetro spesso un metro e le pareti sono tappezzate con delle forme tridimensionali in schiuma sintetica capaci di assorbire il 99% del suono. Si è calcolato che la rumorosità di fondo in questa stanza è di -9,4 decibel, tenendo presente che 0 decibel è la soglia minima udibile dall’essere umano. Questo ha permesso alla stanza anecoica degli Orfield Labs di essere eletta nel 2008 “il luogo più silenzioso del mondo”, entrando nel Guinness dei Primati.

La stanza serve a testare alcuni prodotti elettronici prima di metterli in vendita, a sperimentare, a registrare (ci ha suonato Bob Dylan, ho letto); ma questa storia mi ha stupito per un altro motivo. Varie persone, giornalisti o curiosi, hanno provato ad entrare nella stanza, soli e al buio, per vedere quanto sarebbero resistiti in quella pace assoluta. Nessuno, nessun essere umano, è riuscito a rimanerci per più di 45 minuti.

Per prima cosa inizi ad avvertire il battito del tuo cuore, i rumori dei tuoi organi, poi, quando sei lì dentro già da un po’, inizi ad avere varie allucinazioni, che, si può facilmente supporre, ti conducono alla follia. Come sono venuto a sapere di questa cosa, la mia prima reazione è stata la curiosità, la voglia di provare, di dimostrare di avere abbastanza pensieri per rimanere là, solo con me stesso, più di tutta quella gentaglia che non è riuscita, perché troppo debole. Beh, stronzate. Ho poi capito che, in realtà, gran parte dei signori che hanno avuto la possibilità di mettersi alla prova là dentro sono ben più forti fisicamente ed intellettualmente stabili di me. Dunque, cos’è che rende difficile la coesistenza di silenzio assoluto e senno? Perché iniziano a palesarsi allucinazioni? Perché è difficile stare là dentro? Qual’è il mistero della stanza anecoica?

Devo dire che questa cagata mi ha preso pensieri random per un po’ di giorni e devo dire di essermi ritrovato più volte nel letto, con gli occhi spalancati nel buio, ad immaginarmi improvvisamente solo nella lontana stanza maledetta. Ebbene: sono giunto ad una conclusione. Ciò che rende così affascinante la camera anecoica è il fatto che, là dentro, si ha la più vivida esperienza possibile di annullamento sensoriale. Non è solo il silenzio a condurre alla follia, ma il distacco dell’uomo dalla realtà tutta. L’udito è semplicemente uno dei sensi più difficili da mettere a muto, insieme al tatto. Puoi chiuderti gli occhi, la bocca, il naso, ma le orecchie sentiranno sempre una sirena in lontananza, il cane dei vicini, tua madre che parla, il flusso dell’aria o del sangue. Ritrovarsi all’improvviso nel buio più totale, senza alcun suono percepibile, con il solo riferimento tattile dell’essere fermi è un elementare distacco dell’uomo dalla realtà.

Dunque, le esperienze degli audaci nella camera anecoica sono la prova che l’uomo ha un bisogno carnale di essere in una condizione, in uno spazio, in un tempo… l’uomo ha un bisogno fisico di realtà. Ritrovarsi soli con i propri pensieri, senza il supporto della realtà, porta  inesorabilmente al tuffarsi nella realtà fittizia della nostra mente, che viaggia portandoci prima a vivere le allucinazioni (quindi a creare nel nulla proiezioni di noi stessi) e poi alla follia, ovvero all’alienazione: la nostra mente, senza nulla da vivere, si rifugia in sé stessa. Che brividi!

Quanto sono grato di essere costantemente immerso nelle cose! Quanto sono grato di non essere separato da ciò per cui sono fatto: il reale! La camera anecoica mi ha insegnato l’importanza del rapporto con il mondo. L’individuo, lontano da tutto, muore, ne muore la cognizione, l’intelletto che beve ininterrottamente alla fonte dei sensi, o, meglio ancora, alla fonte della realtà. Che sia dunque la realtà a parlare, a prevalere e non la folle e fragile mente dell’uomo, destinata a divenire nulla in mezzora di nulla.

 

14 novembre
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Pubblicità che ti cambiano la vita

Interrompiamo le trasmissioni pseudo-poetiche da cameretta per un breve intermezzo pubblicitario.

Non so se qualcuno ha visto girare in televisione questo gioiellino della produzione televisiva universale, questa perla degli spot, questo punto di non ritorno che ci coglie impreparati nella nostra vita quotidiana… ebbene sì, parliamo della pubblicità del Polident!

Visto che le parole non sanno definire un così azzeccata espressione della cultura umana, vi posto il video. “Ma lasciamo perdere le chiacchiere, ma godetevi lo spettacolo.” (citazione del sommo Adriano Panatta)

Bene. L’avete visto e il vostro animo si sente già rinfrancato per l’incredibile novità arrecata alla vostra esistenza di tutti i giorni, ma analizziamo insieme i motivi che fanno della pubblicità del Polident qualcosa di assolutamente assoluto.

  • Una commovente Liana Pederzani. È in lei che sta tutta l’essenza di questa opera. Tralasciando l’indiscussa ed  invidiatissima bellezza meramente estetica di questo personaggio, guardiamone gli sguardi, le movenze, l’incantevole voce! Insomma, non c’è da stupirsi dello sguardo ammaliato dell’uomo dalla bicicletta rossa.  
  • La trama. Ti lascia mozzafiato. Inizia tutto con la piacevole conoscenza di Liana, che come si presenta ci dice che ha la dentiera e usa Polident. Non abbiamo smesso d’innamorarci di questa sorprendente postina, che comincia a raccontarci del suo disagio nell’affrontare il cibo dai pezzi piccoli. Sotto la sua drammatica espressione, il punto più toccante dell’opera. Grazie al cielo il tutto si conclude con la comparsa miracolosa di una salvifica Maria Gaggiani, esperta Polident – Secondo le fonti ha realmente conseguito un master in “Polident” ad Oxford – che ci permette di rivedere libera, serena e rinnovata Liana Pederzani. 
  • La sceneggiatura. Decisamente la ciliegina sulla torta di tutto il complesso. Analizziamo i sapienti dialoghi.

LIANA: Sono Liana, ho la dentiera e uso Polident. [Presentazione ad effetto, andiamo subito al sodo, non c’importa cosa fai, lo capiremo dopo dal giubbotto catarifrangente indossato a caso in pieno giorno, a noi c’importa della dentiera] La gente quando mi vede mi riconosce [sfido io, è proprio un bel bocconcino!] e mi chiede anche perché sanno che io il prodotto lo uso. [Incredibile la forte presa di posizione in contrasto con la società. Non solo se ne sbatte delle concordanze tra verbi, ma non ha peli sulla lingua e tutta la città sa che lei usa IL prodotto.] Prima, avendo anche la dentiera ben salda, qualche pezzettino di cibo passava lo stesso. [che dramma, che pathos!]

MARIA: Con Polident Free basta una piccola quantità [di che cosa è sottinteso, ma chissene frega] per aiutare a prevenire le infiltrazioni di cibo. [Incredibile il parallelismo con frasi di organizzazioni no profit tipo: Con Unicef, basta una piccola rinuncia quotidiana, per aiutare a prevenire la diffusione della malaria in centrafrica. Loro ci tengono alla tua dentiera!]

[Ma il bello, il senso, il logos di tutto quanto arriva solo ora]

LIANA: Adesso con Polident davanti ad una bella fetta di lampone, me ne mangio due fette. [Non sto a dilungarmi su inutili elogi a questa frase più che geniale]

SPEAKER: Polident, libertà di parlare, mangiare e sorridere.

LIANA: Ah io glielo dirò [ci sono varie interpretazioni, aglio io glielo dirò, ah io lo dirò…] che Free vuol dire “Libero”. [Enigmatico riferimento a una terza persona, certamente è un’espressione visionaria che noi non possiamo comprendere]

Insomma: opere come questa non passano inosservate, ma entrano profondamente e decisamente nelle nostra quotidianità. Ci lasciano diversi, consapevoli, maturi, nuovi. Sono pubblicità che ti cambiano la vita.

Nonostante ciò alcuni misteri restano irrisolti: con chi ha parlato Liana per tutto il tempo? E soprattutto… Che diavolo è Polident di preciso?

 

23 giugno
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Magliette. Aggiornato.

Magari qualcuno ha letto l’articolo che ormai ho cancellato sulle magliette de UnLuogoComune. Ecco: ho trovato un servizio ottimo e abbastanza economico per fare ciò.

Praticamente io disegno le magliette e un sito di fama europea (spreadshirt) me le realizza in base alla domanda. Il servizio prevedeva una possibilità di guadagno per me a cui ho rinunciato per tenere il prezzo a livelli umani.  Ahimè, i prezzi rimangono pressoché alti. 15 euro circa + spedizione… I vostri portafogli reggono questa spesa?

Ah. La ficata è che ho usato immagini vettoriali e quindi la stampa è flex. Qualità professionale e resistenza dei colori a millemila lavaggi. *clapclap*

Vedere il link qui sotto

http://unluogocomune.spreadshirt.it/

04 giugno
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Post inutile

Ehi. Ciao a tutti. Niente, scrivo per ringraziare chiunque mi segua nella mia discutibilissima attività di produzione pseudo-poetica. Siete veramente il senso di quello che faccio.

Colgo l’occasione per rendere noto il fatto che, finalmente, ho comprato un dominio redirect e potremo accedere e diffondere il blog con un semplice www.unluogocomune.it .

Grazie ancora a tutti.

 

Pietro

01 giugno
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25 febbraio
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29 luglio
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Paladini di sé stessi.

Che titolone, penserete, questo qui se la vuole tirare proprio. Sappiate che questo effetto è voluto. In questo articolo voglio scrivere, infatti, dei nuovi Hacker. Le “crew” di ragazzi e ragazze che rimangono nell’anonimato e usano le loro conoscenze informatiche per fare attacchi di entità più o meno alta a istituzioni, aziende eccetera. Non avete mai sentito parlare di Anonymous o #AntiSec o #LulzSec? Credo proprio di no, visto che le notizie che riguardano gli attacchi di questi autodefiniti “movimenti” composti da altri “movimenti” più piccoli, sono sempre ritenute di poca importanza su giornali e siti web d’informazioni, eppure ci sono e vogliono farsi sentire. Provate a girellare nei loro profili Twitter [ http://twitter.com/#!/lulzsecitaly (LulzSecITA) | http://twitter.com/#!/Anonitaly (Anonita) etc…]e vi renderete conto di come parlano e di come la pensano.

Portano avanti principi nemmeno sbagliati e sono dei veri e propri “Rivoluzionari del Web” (come sono sempre stati gli Hacker), che invece di far saltare una bomba alla stazione attaccano i siti delle università e rubano le password degli studenti, oppure i dati della Polizia Postale. Ed è proprio questo il problema. Vogliono essere dei “Paladini della Giustizia” che credono fortemente in un ideale, pur dichiarandosi “non politicizzati” (anche se allo stesso tempo supportano i “No-TAV”, ricordano Carlo Giuliani come manifesto della Guerra alla Polizia, condannano gli sprechi dei Parlamentari… il che, perdonatemi, mi sembra proprio politica) ma il mio terrore è che la loro sia violenze cybernetica volta al farsi conoscere, rendendoli più che Paladini della Giustizia, Paladini di sé stessi. Dichiarano, infatti, che i giornali li “censurano” ritenendo i loro attacchi poco importanti e dando informazioni parziali. Vogliono sentir parlare di loro. Vogliono che la loro “idea” venga conosciuta meglio. E questo è Egocentrismo. Si potrebbe contestare “ma sono anonymous, non c’è il concetto di persona, quindi non c’è ego…” Sbagliato! La persona c’è, l’ego c’è!  Il singolo diventa il gruppo e viceversa, quindi si può parlare di gruppo come una singola persona, l’immagine (fatta proprio da loro) fa capire il concetto. Uno, nessuno, centomila. Ma un uno che pensa a sé stesso, un nessuno che si vuole far sentire e centomila che fanno vere e proprie violenze, perché nel mondo in cui viviamo, grazie al ruolo vitale che hanno assunto i computer, rubare i dati della Polizia è come fare un attentato alla Polizia.

Fate attenzione, miei simpatici paladini, perché forse avete sbagliato qualcosa. La Giustizia è da difendere, la corruzione da annientare, ma l’uomo sbaglia, Anonymous  non è perfetto, i politici non sono perfetti, il mondo non è perfetto, ma esiste il perdono (nel loro motto c’è la frase “Noi non perdoniamo”), la non-violenza, e la propensione all’altro.

Maggiori info: http://www.repubblica.it/cronaca/2011/07/25/news/attacco_cnaipic-19587826/index.html?ref=search

http://en.wikipedia.org/wiki/LulzSec

http://it.wikipedia.org/wiki/Anonymous

 

 

 

 

 

 

 

07 febbraio
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Elenco Abbreviazioni in uso nelle Chat

Vi fornisco un utile elenco di abbreviazioni utilizzate in Internet (scopiazzata da Wikipedia), oltre a quelle italiane, comunque utili per tradurre dal bimbominchiese, ci sono quelle straniere famose (LOL, ASD) o meno. Per far un po’ di cultura di nerdaggine internazionale ai vostri amici che non sanno cosa voglia dire ROTFLMAO linkate questo articolo! ^^

Per una più comfortevole ricerca viene in aiuto CTRL+F

0 – 9

  • 10X o 10Q: Viene usato per ringraziare. Dall’inglese “thanks” (10 = ten, x = ks) o “thank you” (10 = ten, q = kyou).
  • 2: Abbreviazione del termine inglese “too” che significa “anche, pure”. Può essere usato in alcune frasi come “me 2” (me too, anch’io).
  • 2H: Abbreviazione di “two hands“, arma a due mani.
  • 3AD o 3D: Abbreviazione di thread.
  • 4: Abbreviazione del termine inglese “for” (per). Può essere usato in alcune frasi come “4life” (for life, per la vita), “4ever” (for ever, per sempre), “4u” (for you, per te).

A

  • AFAIK: acronimo di “as far as i know”, dall’inglese “per quanto ne so“.
  • AFAIR: acronimo di “as far as i remember”, dall’inglese “per quanto ricordo“.
  • AIUI: acronimo di “as I understood it”, dall’inglese “per come ho capito“.
  • AKA: acronimo di “also known as”, dall’inglese “anche conosciuto come“.
  • AFK: acronimo di “away from keyboard”, dall’inglese “lontano dalla tastiera“.
  • ASAP: acronimo di “as soon as possible”, di origine militare, dall’inglese “il più presto possibile“.
  • ASD: risatina sardonica utilizzata come variazione di “lol”, alcune volte ripetuta a differenza di quest’ultimo (“asdasdasd”) per indicare la facilità con cui qualcosa fa sogghignare (asd sono le prime tre lettere della seconda fila delle tastiere QWERTY).
  • ASL? (o a/s/l): acronimo di “age, sex, location?”, dall’inglese “(qual è la tua) età, (qual è il tuo) sesso, posto (di dove sei)?”
  • ASP: abbreviazione di “aspetta“.
  • ATM: iniziali di at the moment.

B

  • B4 : acronimo di “before” cioè “prima”. Questo perché “fore” viene pronunciato in inglese allo stesso modo del numero 4 (“four”).
  • B-day: acronimo di “birthday” dall’inglese “compleanno”.
  • BAMF! : acronimo di “Bad Ass Mother Fucker!”.
  • BB: acronimo di “bye bye”, dall’inglese “arrivederci“. Usato anche b per dire solo “bye“, con lo stesso significato
  • BBL: acronimo di “be back later”, dall’inglese “torno più tardi“.
  • BBQ: abbreviazione inglese di “barbecue”
  • BRB: acronimo di “be right back”, dall’inglese “torno subito” o “bathroom break”, dall’inglese “pausa bagno“.
  • BTW: acronimo dell’espressione inglese by the way, in italiano “a proposito”, “ad ogni modo”, “comunque”.
  • bm: abbreviazione di “bimbominkia”, utilizzato soprattutto nelle chat dei MMORPG per indicare chi si comporta da bambino stupido (ad esempio chi in game “uccide” ripetutamente players di livello inferiore al proprio, solamente per il piacere di farlo). Dall’italiano “bambino minchione” a sua volta derivato da “minchia“, (minchia è un termine frequentemente utilizzato dai dialetti del sud per indicare un organo di sesso maschile, mai femminile).
  • BIZ : acronimo di business.
  • bmk : bimbominkia (vedi bm).
  • BFF: acronimo di “best friends forever”
  • BOL: acronimo di “back on line”, usato per indicare che si è di nuovo disponibili dopo un afk o un brb.

C

  • c6?: indica la frase “ci sei?” utilizzata per assicurarsi che il proprio interlocutore sia ancora al computer
  • camper: parola inglese usata negli FPS online per indicare un giocatore che si “nasconde” in un angolo isolato della mappa (da non confondersi col cecchinaggio che comporta l’uso di un fucile di precisione) aspettando che qualcuno gli passi davanti per poterlo uccidere senza essere scoperto.
  • cause o cos, o più usato cuz: contrazione dall’inglese “because” che indica il termine “perché” con valore causale
  • cc: contrazione di “ciao ciao”
  • cmq: contrazione di “comunque”
  • cn: contrazione di “con”
  • COB: acronimo di “close of business”
  • cpt: contrazione di “capito”
  • cs: contrazione di “cosa” (utilizzato spesso anche come contrazione di “così”)
  • cu: omofono dell’espressione inglese see you che in italiano significa “ci vediamo”
  • cus: “see you soon” che in italiano significa “ci vediamo presto”
  • cved: contrazione di “ci vediamo dopo” oppure semplicemente “ci vediamo” generalmente in chiusura di conversazione
  • cu l8r: omofono di “See you later” ovvero “ci vediamo dopo”
  • cy o cya: “see ya”, variante di “see you” o “see you around” (ci vediamo in giro)
  • cw: contrazione di “clan war”, in italiano “battaglia tra clan”

D

  • d/c o dc : viene usato nei Mmorpg per indicare la disconnessione di un giocatore dal server per motivi di lag o problemi alla connessione o del server stesso.
  • DD: abbreviazione di damage dealer usato nelle chat dei videogame online per definire un giocatore il cui personaggio puo’ fare parecchio danno e quindi richiesto per certe missioni.
  • DFTT: don’t feed the troll: non alimentare polemiche
  • dgt: abbreviazione di digiti (es.: da dove dgt?).
  • dmn/doma: abbreviazione di domani.
  • DND: abbreviazione di Do Not Disturb, occasionalmente di “Dungeons & Dragons ” se serve evitare la “&”
  • DPS: acronimo per Damage Per Second utilizzato nei Mmorpg.
  • DTFM!: espressione inglese per “Death to false metal!” utilizzata dalle frange oltranziste di ascoltatori metal in riferimento a generi come il nu, l’industrial metal, il glam metal o il crossover con tono accusatorio e dispregiativo; per estensione, maniera ironica per parodizzare lo stereotipo metallaro.
  • dunno: abbreviazione di don’t know, tradotto in italiano con non lo so (dato che il suono della pronuncia di don’t know assomiglia molto a dunno, a sua volta pronunciato donnò)
  • dv: abbreviazione di devo/dove

E

  • ESAD: abbreviazione offensiva usata in giochi on line e chat/forum, è l’acronimo di Eat Shit and Die in italiano Mangia merda e muori.

F

  • F2P: abbreviazione di free to play (2=two che si avvicina alla pronuncia di to) play usata nei MMORPG che indica un gioco gratis o il giocare senza bisogno di pagare niente.
  • FAQ: in maiuscolo, acronimo inglese per frequently asked questions; nei forum indica discussioni in cui un utente riporta delle domande particolarmente banali e diffuse con relative risposte, per velocizzare il consulto da parte dei nuovi utenti. Nelle chat lo si può incontrare come rimando ai forum.
  • FB: abbreviazione di Facebook
  • ff’: abbreviazione di fuck off ovvero vaffanculo.
  • FFS: abbreviazione di for fuck sake ovvero Per l’amor del cielo
  • FG: abbreviazione di fuck**g god
  • FML: acronimo dell’epressione inglese fuck my life in italiano letteralmente “fanculo alla mia vita”, per intendere “la mia vita fa schifo”.
  • FOTL: risata simile al ROTFL ma che significa “Falling off the toilet laughing”. Spesso viene associata con LMAO.
  • FOTCL: risata simile al ROTFL ma che significa “Falling off the chair laughing”, significante “cado dalla sedia dal ridere”.
  • FTV: acronimo dell’epressione inglese For the victory in italiano “Per la vittoria”.
  • FTW: è un’abbreviazione dell’espressione Engrish For the win[sic], che vorrebbe significare “per la vittoria”. Viene solitamente posta successivamente al soggetto di una frase; è anche un acronimo dell’epressione inglese fuck the world in italiano “fanculo il mondo”.
  • FYI: acronimo di “For your information”, “Per tua informazione” utilizzata spesso nell’inoltro di messaggi e-mail.
  • fu/fy: abbreviazione di fuck you, traducibile in italiano con “fottiti”.
  • FUBAR: di derivazione militare, indica qualcosa che non può più essere riparata o ripristinata, dall’Inglese fucked up beyond all repair.
  • fk: abbreviazione di fuck.

G

  • <g>: è l’abbreviazione di grin e simula un’espressione di autocompiacimento o gongolamento.
  • G2G: acronimo dell’espressione inglese got to go, “devo andare”.
  • GG/GJ, acronimo dell’espressione inglese good game o good job, “bel lavoro”; di solito viene utilizzata nei giochi in linea dopo una partita. L’espressione gg viene spesso usata nei giochi in linea con il significato di partita giunta al termine quando una squadra è ormai destinata a perdere/vincere: “It’s gg” “é finita, ormai abbiamo perso/vinto” Esiste anche una forma spiritosa che si può trovare in internet: JJ. Utilizzato anche in modo ironico per sottolineare lo stile di gioco pessimo dell’interlocutore. Spesso gg viene utilizzato nelle chat dei giochi online anche come acronimo per “go,go” con l’intento di spronare l’host a cominciare la partita. In italiano può essere usato anche come contrazione di “giorni” o di “oggi”.
  • gh: piccola risata o sorriso, può essere anche considerata un’abbreviazione di “eheh” o “ihih”. Molto spesso è ripetuta molte volte senza spazi (“ghghgh”), data la velocità con cui queste due lettere vengono premute, ad indicare la facilità con cui qualcosa fa ridere. In alternativa usata nei giochi online come “good half” quando si arriva a metà partita, o “good hand” nel caso del poker online.
  • gimme: contrazione di “give me”, “dammi”.
  • GIYF: acronimo dell’espressione inglese google is your friend, “google è tuo amico” ovvero cerca la risposta alla domanda che hai posto su google (usato in risposta a domande banali o la cui risposta è di facile reperibilità sul web).
  • GL: acronimo dell’espressione inglese Good Luck”, solitamente usata nei giochi on-line prima dell’inizio della partita, spesso è associata all’acronimo hf.
  • gotcha: contrazione di “Got you!”, in italiano “Preso!”.
  • gnite: “good night”, in italiano “buona notte”.
  • gratz o gz: abbreviazione di “congratulazioni”, dall’inglese “congratulations”.
  • gr8: abbreviazione di “bello, grandioso, mitico”, dall’inglese “great”.
  • grz, o grx: abbreviazione di grazie, può essere anche usato al posto di “gratz” in inglese.
  • GTFO: contrazione dell’espressione inglese “Get the Fuck Out” traducibile in italiano come “Fuori dai piedi”.
  • GTG: vedi G2G.
  • gotta: “Got to”, in italiano “Devo“. Es. “I gotta go”, “devo andare”.
  • gonna: abbreviazione di “going to” (= stare per) .
  • GA: “Go Ahead” cioè “vai avanti (a digitare). Oppure Game Admin amministratore del gioco
  • gg o GG: “Lagg” il giocatore o il server lagga, “Good Game” rivolto agli altri giocatori nei giochi online, oppure può essere una abbreviazione di “oggi”. L’uso prevalente di “gg” è diventato “Good Game”. Anche le chat hanno cambi di moda
  • GN: “Good Night” buonanotte.
  • GGA: “Good Game All“, “Bella partita per tutti!”, per congratularsi con tutti i giocatori, del risultato ottenuto nella partita appena conclusa.
  • GM: Game Master cioè maestro del gioco
  • GLF: significa “Grup looking for…” in italiano “gruppo cerca…”

H

  • h8: abbreviazione di “hate”, “odio”
  • HBU: abbreviazione dell’espressione inglese “How (a)’bout you” , traducibile in italiano come “E tu?”
  • HF: acronimo dell’espressione inglese Have Fun, spesso viene usata nei giochi on-line, prima dell’inizio della partita
  • HP: Acronimo di Health Point (punti vita) usato spesso nei giochi di ruolo online
  • HTH: acronimo dell’espressione inglese hope this help, “spero sia d’aiuto”
  • HS: acronimo dell espressione inglese ” head shot ” ovvero “colpo in testa” usato nei giochi di guerra per dire quando prendi in testa
  • HYA: storpiatura di “hi” (=ciao), “hi you all” “ciao a tutti”, molto utilizzata nei giochi on-line per salutare altri giocatori.

I

  • IANAL: acronimo dell’espressione inglese I am not a lawyer, “non sono un avvocato”.
  • ICP: acronimo dell’espressione italiana “idem con patate”
  • IDC: acronimo dell’espressione inglese I don’t care, “non mi importa”.
  • IDK: acronimo dell’espressione inglese I don’t know, “non so”.
  • IDTS: acronimo dell’espressione inglese I don’t think so, “non penso”
  • IIRC: acronimo dell’espressione inglese If I remember/recall correctly, “se ricordo bene”.
  • ILY: acronimo dell’espressione inglese “I love you”
  • ILYSM: acronimo dell’espressione inglese “I love you so much”
  • IMAO: acronimo dell’espressione inglese in my arrogant opinion, “nel mio arrogante parere”.
  • IMHO: vedi IMO
  • IMO = “In My Opinion” ovvero “secondo me”, spesso cambiato in IMHO, ovvero “In My Humble Opinion” (a mio modesto parere)
  • IMNSHO acronimo inglese per “In My Not So Humble Opinion”, cioè “Nella mia opinione non molto modesta“, usato in modo ironico per autoesaltarsi
  • IRL; acronimo di in real life, “nella vita reale”, per chiedere o comunicare la propria occupazione fuori dal mondo di Internet
  • IC: acronimo dell’espressione inglese “i c (i see)“, “capisco, ho capito”

J

  • JK: acronimo dell’espressione inglese just kidding, “sto scherzando”/”non prendermi sul serio”.
  • JAM : “Just A Minute” ovvero “solamente un minuto”.
  • JW: acronimo dell’espressione inglese just wondering, “giusto per sapere”.

K

  • k: contrazione di che (esempio: “k fai oggi?”).
  • kinda: contrazione di “kind of”, in italiano “tipo”, “simile a” oppure “abbastanza”, “in qualche modo” e simili.
  • KISS: “Keep It Simple, Stupid!”, cioè “Resta sul semplice, stupido!” esprime un invito a semplificare i concetti. Non significa “bacio”. In ambito informatico l’acronimo k.i.s.s. può avere un significato più preciso.
  • KIT: “keep in touch”, letteralmente “rimaniamo in contatto” o anche “aggiorniamoci”.
  • kk contrazione di okok.
  • kwl: “cool!”, in italiano “fico!” o “grande!” e simili.
  • kthxbye o kthxbai: “Ok thanks bye” cioè “ok grazie ciao” si usa quando si vuole finire una discussione.

L

  • L2P: contrazione dell’espressione inglese learn to play, “impara a giocare”.
  • L2L: contrazione dell’espressione inglese learn to lose, “impara a perdere”.
  • l8r o l8: contrazione del termine inglese later, “dopo” o “più tardi”.
    • cul8r, contrazione dell’espressione see you later, “ci vediamo dopo/più tardi”.
  • lemme: contrazione di “let me”, “lasciami” o “fammi” seguito da un verbo.
  • LFM, acronimo dell’espressione inglese looking for more, usato nei giochi online per indicare che si sta cercando qualche membro per completare una squadra. (Usato molto su World of Warcraft).
  • LFP o LFG: Viene usato nei giochi di ruolo on line (MMORPG) per indicare che il giocatore sta cercando di essere aggiunto in una squadra, il significato è Looking For Party o Looking For Group
  • LMAO: acronimo che sta per laughing my ass off, significa ridere a crepapelle.
    • LMFAO: acronimo che sta per laughing my fucking ass off, significa ridere a crepapelle con il mio fottuto sedere di fuori
  • LOL: acronimo dell’espressione inglese laughing out loud o lots of laughs, “sto ridendo sonoramente”, “un sacco di risate” letteralmente. Col tempo si è diffuso fino ad indicare quasi ogni sorta di risata, anche più attenuate rispetto al significato letterale. Meno diffuso **LAL usato per l’onomatopea più aperta e allegra. Altro significato, meno diffuso, è lot of love, tanto amore.
  • lotta: contrazione di “(a) lot of”, “un sacco di”, “molta/o”, “molti/e”, “un mucchio di” e simili.
  • LFG: significa “Looking for Grup” in italiano “Cerco gruppo”

M

  • m8: contrazione dell’espressione inglese di mate, “compagno”.
  • MILF: contrazione di “Mother I ‘d Like to Fuck”, cioè “mamma che mi farei”.
  • MOF?: in inglese, la domanda “male or female?”, ovvero “maschio o femmina?”.
  • msg: “message” cioè “messaggio”.
  • MDR: versione francese di “LOL” (mort de rire = morto dal ridere).
  • mwa o mwah: versione universale di “bacio”.
  • mex: in italiano è utilizzato al posto del verbo messaggiare oppure al posto della parola “messaggio”.

N

  • noob: n00b, newbie, inesperto, niubbo, nabbo; termine inglese, significa letteralmente “novellino”.
  • NM: not much, non molto; o never mind, non importa. Usata di solito in rispota alla domanda “what’s up?”.
  • nn: acronimo dell’espressione inglese nice night a significare “buona notte”; in italiano, contrazione di non.
  • n8: contrazione dell’espressione inglese di night a significare “‘notte”.
  • nope: “no”
  • no: (può essere preceduto da “doesn’t” o “don’t”) abbreviazione di “conoscere” dall’inglese “know”
  • noob: deriva dall’inglese Newbie cioè Novellino usato per indicare una persona debole
  • NP: contrazione dell’espressione inglese di “no problem” a significare “nessun problema”
  • NH: nelle chat di poker contrazione di “nice hand” a significare letteralmente “ottima mano”, ovvero “bella giocata”.
  • NC: nei giochi online “no comment” per indicare frustrazione e sgomento
  • nvm: nevermind, non importa, figurati; usato anche nel caso la persona a cui dite qualcosa non capisce chiedendovi di ripetere del tipo non fa niente, non pensarci.
  • NTMU: acronimo semplificato di “nice to meet you” che è possibile tradurre con “piacere di conoscerti”, utilizzato come frase di cortesia dopo la presentazione dell’interlocutore
    • NTMU2: in questo caso l’aggiunta del “2” simboleggia la parola inglese “too”, che posta alla fine della frase significa “anche, pure” in italiano, usata in risposta al precedente “ntmu”
  • NS: acronimo dell’espressione inglese nice shot a significare “bel colpo” usato nei giochi FPS on line
  • NG: acronimo dell’espressione inglese nice game a significare letteralmente “bella partita” o anche “bella giocata”. Viene soprattutto usato nei giochi FPS on line.
  • N1: con significato di “nice 1”, viene spesso utilizzato nei giochi online per complimentarsi con un player dell’uccisione che ha fatto.
  • NIMBY: acronimo dell’espressione inglese Not In My Back Yard a significare “non nel mio cortile”.

O

  • obv = abbreviazione di “obviously” cioè “ovviamente”
  • ofc = abbreviazione di “of course” ossia “certamente”, “naturalmente”
  • OMG: acronimo dell’espressione inglese oh, my God!, “oh, mio Dio!”.
    • OMFG: acronimo dell’espressione oh, my fu***** God!, “oh, ***** Dio!”. Possiede anche una seconda variante inglese: oh, my fu***** gosh!, in italiano “oh, porco disco”.
  • omgwtfuhax: composto di OMG, WTF (vedi sotto) e UHAX (vedi sotto).
  • OMW: acronimo dell’espressione inglese on my way! “sto arrivando”.
  • OPK = abbreviazione di “One Position Kill” usato negli hack dei videogiochi
  • o rly: abbreviazione dell’espressione inglese oh, really, “oh, davvero” usata ironicamente in risposta ad un’affermazione, solitamente associata all’immagine di un gufo bianco divenuto famoso nella rete anni fa per una sua foto dall’espressione curiosamente scioccata (a cui è stata aggiunta l’abbreviazione). L’immagine è questa e ce ne sono molte varianti.
  • OT: viene usato per indicare qualcosa che esce dall’argomento trattato, dall’inglese Off Topic.
  • oughta: contrazione di (you) ought to, “dovresti/e” seguito da un verbo, per dare un consiglio.
  • OOC: acronimo di “Out Of Character” si usa nei giochi di ruolo (o GDR) per indicare un personaggio che non somigli a quello reale.

P

  • P2P: “Peer to Peer”, ovvero da pari a pari o “persona a persona”, il protocollo usato per programmi come Limewire o eMule anche usato nei giochi p2p significa pay to play
  • PAW: Parents Are Watching. Viene usata in chat per indicare la presenza di un adulto vigilante.
  • PDA: Perfettamente d’accordo
  • PEBKAC: “Problem Exists Between Keyboard And Chair”, ovvero “il problema sta fra tastiera e sedia”, ad implicare che un problema informatico oggetto di discussione è dovuto all’utente del computer.
  • PFA: “Please Found Attached”, usato nelle email per indicare che in allegato c’è un oggetto di interesse.
  • PLONK: “Put Lamer On Killfilter” metto il lamer nei filtri
  • plz, pls: contrazione molto utilizzata per “please” ossia “per favore”
  • ppl: contrazione utilizzata dai giovani che significa people ossia gente, persone
  • prg: contrazione di prego si usa generalmente come risposta a grz (grazie)
  • PVE: viene usato nei giochi di ruolo (RPG) per indicare il combattimento giocatore vs mostro, dall’inglese player vs environment.
  • PVM: viene usato nei giochi di ruolo (RPG) per indicare il combattimento giocatore vs mostro, dall’inglese player vs monsters.
  • PVP: viene usato nei giochi di ruolo (RPG) per indicare il combattimento giocatore vs giocatore invece che il solito giocatore vs mostro, dall’inglese player vs player.
  • pvt: viene generalmente usato nelle chat pubbliche per indicare che si vuole proseguire la conversazione in privato.
  • prolly: in inglese è l’abbreviazione per ‘probably’ che in italiano significa probabilmente.
  • PK: nei giochi di ruolo indica anche un giocatore che ne uccide un altro, dall’inglese player killer.
  • pwnd: per esteso in inglese powned, slang di owned, che in italiano assume il significato di posseduto. Usato soprattutto nei giochi FPS sta ad indicare come un giocatore abbia ucciso qualcuno in maniera o molto comica, o molto spettacolare. Usato anche nelle chat e nei forum in situazioni sarcastiche in cui una battuta può mettere a tacere un user in particolare, oppure farne crollare la fiducia virtuale.

Q

  • qlc, qlcn/qcn, qlcs/qcs: contrazione di qualche, qualcuno, qualcosa.
  • q8: contrazione di quoto
  • qll: contrazione di quello, quella, quelli, quelle, quell’ , quel.
  • qlk1: contrazione di qualcuno, qualcuna.
  • qnd: contrazione di quando o quindi.
  • qwe: vedi asd.

R

  • re: viene utilizzato prevalentemente in chat e\o giochi online, il suo significato è quello di indicare che la persona che lo esprime è tornata da un afk (vedi), oppure a significare che si rilancerà la partita del gioco on line in questione e si chiede di ripartecipare (remake).
  • RFC: Request for Comments, dall’inglese Richiesta di Commenti.
  • RL: dall’inglese Real Life, utilizzato spesso nei MMORPG, indica che si sta parlando di qualcosa che riguarda la vita reale e non del gioco.
  • r u: in inglese sta per “are you” delle frasi interrogative, per esempio, “r u jokin?”, (stai scherzando?), “How old r u?” (Quanti anni hai?) e “How r u?” (Come stai?)
  • ROTFL: acronimo dell’espressione iperbole inglese rolling on the floor laughing, “mi rotolo per terra dal ridere”. Molte volte la t della parola ‘the’ non e’ trascritta: rofl
    • ROTFLASTC: acronimo dell’espressione inglese rolling on the floor laughing and scaring the cat, “mi rotolo per terra dal ridere spaventando il gatto”.
    • ROTFLMAO: acronimo dell’espressione inglese rolling on the floor laughing my ass off, “mi rotolo per terra dal ridere col sedere di fuori”.
  • RTFM: acronimo dell’espressione inglese read the fine manual, “leggi il buon manuale”; la maggior parte delle persone, però, lo intende come read the fucking manual, “leggi il fottuto manuale”.
  • REHI = “hi again” corrispondente al nostro italiano gergale “riciao!”
  • rosik: dall’italiano “rosikare”, usato dai player per istigare gli avversari dopo aver fatto qualche uccisione ridicola o spettacolare.
  • ruok?: dall’inglese Are you ok?, “stai bene” oppure “è tutto a posto?”
  • RP: dall’inglese “Role Play” viene usato per identificare una modalità di gioco; nella modalità RP il giocatore deve compiere azioni che compirebbe nella realtà. Stare in piedi su una macchina in corsa non è RP, poiché nella vita reale non vi si riuscirebbe.
  • RRH: si usa in risposta a un’abbreviazione inesistente usata dai troll per confondere l’interlocutore.

S

  • SBROFL: variante composta e modificata di rotfl.
    • SBROFL?: sbrofl interrogativo, “dovrei ridere?”.
    • SBROFLMAO: variante composta e modificata di rotflmao.
  • scs: abbreviazione di scusa.
  • srsly: abbreviazione di seriously, in italiano seriamente.
  • STFU: acronimo dell’espressione inglese shut the fuck up, “stai zitto”.
  • sup: contrazione dell’espressione inglese what’s up? wassup?: “cosa succede/Come Butta/Com’è?”.
  • soz, sry: significa sorry cioè scusa in inglese
  • SNAFU: acronimo della frase in lingua inglese “Situation Normal, All Fucked Up”; la frase si può tradurre sommariamente in italiano con “Situazione normale, tutto a puttane”, ossia qualcosa è andato male, come al solito. Il termine è utilizzato correntemente quindi per indicare una situazione che è fuori controllo, specie se il fatto non è occasionale.
  • SOD: acronimo di “smash open door” (sfondare una porta aperta). Usato per sottolineare che l’argomento dell’interlocutore non solo ci trova d’accordo ma ne eravamo già ampiamente convinti in precedenza.

T

  • TAT: acronimo italiano di “ti amo tanto”.
  • TBH: ad esser sinceri , dall’ inglese :To Be Honest
  • TC: Take Care, letteralmente “abbi cura (di te)'”
  • TFS: Thanks for sharing, Grazie per averlo/a condiviso/a.
  • TIA: grazie in anticipo, dall’inglese thanks in advance.
  • TLNR o TL,NR: “troppo lungo, non ho letto”, dall’inglese “Too Long, Not Read“, in risposta a post eccessivamente prolissi sui forum.
  • tt o ttt: “tutti“, “tutte“, “tutta“, “tutto“.
  • TTYL: acronimo dell’espressione inglese talk to you later, “parlerò con te più tardi, ci si vede dopo”.
  • TTYT: acronimo dell’espressione inglese talk to you tomorrow, “ci sentiamo domani”.
  • TVB
    1. acronimo italiano per “ti voglio bene”; delle varianti varianti sono tvtb “(ti voglio tanto bene”), tv1mdb (“ti voglio un mondo di bene”) e simili.
    2. nei videogiochi strategici (rts), acronimo dell’inglese “Top VS Bottom”. Nelle partite multigiocatore generalmente i partecipanti si dividono in squadre, e nell’elenco dei giocatori appaiono in ordine verticale; in pratica, indica i primi contro gli ultimi, per esempio, in caso di quattro giocatori i primi due formeranno la squadra 1 e gli altri la squadra 2.
  • ty, thx o tnx: contrazione dell’espressione inglese thank you o thanks, “grazie”.
  • TYFT: Thank You For Tournament, comunemente usato per ringraziare di aver partecipato ad un torneo.

U

  • u: dalla pronuncia inglese you, che sta a significare “tu”.
  • ur: abbreviazione di youre o your, la pronuncia è simile
  • uhax: letteralmente you hack, lo si trova negli FPS multiplayer quando si vuole accusare qualcuno di barare con i trucchi (usare hack, cheat o aimbot, programmi irregolari nei giochi multiplayer in internet).
  • ul: letteralmente unlucky (“sfortunato” in inglese), usato negli FPS multiplayer quando si viene ucciso dall’avversario da un colpo sfortunato.
  • ust: abbreviazione di (I) used to, che si usa in inglese per dire che nel passato si era soliti fare una determinata cosa.
  • UW: letteralmente you’re welcome, dall’inglese “prego”, “non c’è di che”.
  • UM: abbreviazione inglese di your mum!, italiano “tua madre!”.

V

  • vbb: abbreviazione del gergale vabbé, ovvero “va bene”.

W

  • wanna: contrazione di want to, “voglio” seguito da un verbo.
  • wataya: acronimo dell’espressione inglese what do you, “cosa” seguito da un verbo.
  • watcha: contrazione di what are/have you, in italiano “cosa hai” seguito da un participio passato, “cosa stai” seguito da un gerundio o “cosa stai per” seguito da un infinito.
  • w8: acronimo dell’espressione inglese wait, in italiano “aspetta!”.
  • WB: acronimo dell’espressione inglese welcome back, “ben tornato”.
  • WBU: acronimo di what about you?, in italiano “tu che ne dici?”, “cosa ne pensi?”.
  • WD: acronimo dell’espressione inglese well done, “ben fatto”.
  • wht: What!?, in italiano “Che cosa!?”.
  • WOMBAT: acronimo dell’espressione inglese Waste Of Money, Brain And Time, “spreco di soldi, risorse mentali e tempo”.
  • WP: acronimo di well played, “bella giocata”.
  • WTF: acronimo di what the fuck!?, “ma che cazzo!?”.
  • WTH: acronimo di what the hell!, “che diamine!”/”che diavolo!”.
  • WTB: acronimo dell’espressione inglese Want To Buy, “voglio comprare”, utilizzato nelle chat dei MMORPG per indicare che si è interessati all’acquisto di un bene (o item).
  • WTS: acronimo dell’espressione inglese Want To Sell, “voglio vendere”, utilizzato nelle chat dei MMORPG per indicare che si ha intenzione di vendere un bene (o item).
  • WTT: acronimo dell’espressione inglese Want To Trade, “voglio scambiare”, utilizzato nelle chat dei MMORPG per indicare che si ha intenzione di scambiare un bene (o item).
  • WTJ: acronimo dell’espressione inglese Winning Team Joiner; si usa spesso quando viene ucciso un avversario piu volte e lui si sposta nel gruppo del suo killer
  • wazup/wasup/wazzup/wassup/wazzap/’ssup (poco usato): abbreviazione significante “what’s up?” che in italiano è possibile rendere con “come va?/come te la passi?”.
  • wubu2: abbreaviazione per ‘what have you been up to?’ che hai fatto ultimamente? che hai combinato?
  • WTK: acronimo dell’espressione inglese “Watch The Keyboard!”, “Bada Alla Tastiera”, nel senso di “bada a cosa scrivi / cosa stai scrivendo / come scrivi”. È un monito a guardarsi dal formulare frasi eccessivamente offensive, maleducate o contenenti troppe abbreviazioni.
  • W00T!, WOOT!: acronimo dell’espressione inglese We Owned Other Team, “abbiamo sconfitto l’altro team”, che si usa per esprimere una sensazione di trionfo (equivalente dell’italiano “li abbiamo stracciati”).

X

  • x: contrazione molto utilizzata al posto del suono o della preposizione “per”. Talvolta è usata per sostituire la doppia “s” (esempio “poxo” per “posso”) o “z”
  • xché, xk: contrazione di perché.
  • xes: per esempio.
  • xoxo: baci e abbracci.
  • xxx: leggendolo in inglese “ecsecsecs”, simile a SexSexSex, riferito a materiale di genere pornografico, esiste comunque una variante, all’interpretazione “sessuale” di questo termine. Con esso si possono intendere anche genericamente “baci”, dove in questo caso la fonetica deve ricordare il suono “kisskisskiss”. Sovente le persone di cultura anglosassone utilizzano in questa accezione le tre o più “x”, non bisogna quindi “fraintendere” questo loro uso.
  • : contrazione di “però”.
  • xsn: contrazione di “persone”.
  • xdn: contrazione di “perdono”.
  • XD: se si guarda orizzontalmente è una faccina sorridente.[1]

Y

  • Yeah!, yup, yap, yep, yah , yh : yes! usata nelle chat per esprimere approvazione, essere d’accordo o esultare.
  • Y: può essere interpretato sia come Yes che come WHY (PERCHÉ, poiché WHY si pronuncia UAI come la Y inglese quando si cita l’alfabeto).
  • ya: you dall’inglese “tu”.
  • yr: your dall’inglese “tuo”.
  • YT: abbreviazione di YouTube.
  • YW: abbreviazione di “you’re welcome”, prego.

Z

  • ZOMG: è una storpiatura dell’acronimo inglese OMG (vedi sopra). Viene usato per sottolineare frasi o avvenimenti stupefacenti o eccitanti. Esistono diverse teorie sull’origine del termine; sebbene se ne assumano la paternità sia Raspberry Heaven (nel 2003) sia alcuni gruppi di fansubber, se ne ritrovano tracce nella cache di Google risalenti ai primi anni novanta. Altre teorie ne fanno risalire la genesi ad un errore di battitura di persone che, intenzionate a scrivere OMG, premettero per errore il tasto Z, effettivamente situato di fianco a ⇧ Shift nelle tastiere QWERTY.[2]