Un Luogo Comune

per non dare nulla per scontato

Archive for febbraio, 2012

28 febbraio
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Sette Rintocchi

Luna di lampione,

luce a fasci di tenerezza,

penetri nella città e

lasci scritte sui muri;

 

Luna alta ed anziana,

dolce speranza tra le nuvole,

Malinconia violacea lasciata cadere

a sprazzi nel cielo inquinato;

 

Luna di morte e di tempo che passa,

la stessa di ere lontane,

ma di luce sempre nuova, quasi fosse viva,

quasi fosse qui;

 

Luna di rugiada e d’inquietudine,

d’aria di primavera e d’attesa di tempeste,

di benzina bruciata e di prostituzione minorile;

 

Luna che ascolti i pianti delle ragazze

e dei poeti benedetti, che oggi son qui.

ma entro domani, io, son da consumare

– preferibilmente;

 

Luna di sguardi e Verità,

di malintesi e sospesismi,

Io non ti conosco, ma t’amo,

come solo la Vita ho amato.

 

 

 

25 febbraio
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25 febbraio
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Implosione spontanea

Milioni di frammenti di momenti

Lì, poi qui, poi prima, poi adesso,

poi mai, poi sempre, poi quando?

Ed esco, rientro, corro, urlo, piango.

 

Che vita! Che reale momento!

Indelebile! Presente!

Cosciente! Nuovo!

Ma in realtà muoio.

 

Sono ciò che non ho,

sospeso tra questioni chiaroscure.

Perdo e finisco così:

Implosione,

violenta

Implosione spontanea.

22 febbraio
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Presenza nel momento

Torbidi venti muovono

le poche pallide nuvole timide;

 

Il sole fa brillare di riflessi incandescenti

i rami del vecchio pino;

 

La neve si scioglie

come tutto si scioglie,

come la Morte tra le foglie;

 

Gli uccelli si scagliano nell’aria

sagome di libertà controluce;

Il cielo chiaro mi parla

di epoche lontane.

 

Sono fatto per essere qui, ora.

 

 

22 febbraio
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Tracce dovunque

Svettano le antenne

tranquille.

Proiettano onde di vento

tra i rami pesanti degli alberi.

Il tramonto già le inonda

di luce colorata,

scintillano nelle radiazioni,

captano segnali di attesa

nel silenzio,

 

 

20 febbraio
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Sig.na

Quanti anni devono ancora passare,

signorina Utopia?

Quanti fiori appoggiati in sogno,

nella piovigginante città che dorme?

Quante ore, quante figure, quante sagome,

che sono, ma non sono?

Quanti minuti tra me e lei,

signorina Utopia?

 

04 febbraio
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Il giorno dopo la nevicata

“La situazione è stata mantenuta sotto controllo

la viabilità è ottima,

i mezzi spargisale hanno lavorato

tutta la notte”

 

Faccio scorrere le parole

tra le mani.

La neve grigia ai bordi delle strade

brilla in una coperta di grigio.

Fa freddo, ma c’è il sole.

E i tetti pallidi tacciono,

e i fumi grigi s’innalzano,

e le scarpe si sporcano,

e gli alberi non si muovono.

E scrivo di nascosto

 

E respiro.