Un merlo giovane
Chi ti ha insegnato
a volare?
Non riconosci, in vero,
tua madre?
Ora che la vita
ti esplode affianco,
tra i lampi, il vento,
l’acqua e i tuoni,
non senti i fratelli
tuoi chiamare?
Ora che tentenni
nella luce spietata,
(potevi dire
di conoscerla?)
che corri verso un nido
che non puoi sentir tuo.
Combatti disperato,
ma non sei che un punto,
un dettaglio aspettato
d’un mistero
che non puoi
comprendere.
Cadi.
E che la morte,
nel fango,
ti sia amica.
S’innalza lento,
mentre tutto s’adombra,
un fischio, un canto.
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