Un Luogo Comune

per non dare nulla per scontato

01 marzo
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Non c’è tempo

Mamma c’è Beppe Grillo che ci chiede di votare sul web che noi vogliamo ribaltare tutto. C’è il pierre del Setai che ci invita con amicizia ed accento milanese a passare una serata di sboccio. C’è Matteo Renzi che ci dice che è importante l’istruzione e poi bisogna digitalizzare l’Italia e tutto il resto. C’è la barra della pubblicità di facebook che ci propone di giocare e vincere. C’è il professore che ci dice che se continuiamo così non avremo neanche da mangiare, con i tempi che corrono. C’è il presidente che continua a ripeterci che sì, siamo i migliori. C’è l’amico filosofo sessantottino che sotto il cappello ci ripete che dobbiamo fregarcene di quello che ci dicono i vecchi. C’è nonna che torna dalla spesa. C’è l’intellettuale che ci urla: “non vendetevi al mercato, spogliatevi!”. Ci sono i negozi di lingerie intime che esultano di gioia. C’è un ragazzo morto al parco. C’è una cassiera, che poi è un laureato, che poi è un avvocato, che poi è precario,  che poi sono una miriade di studenti. C’è babbo che sa che sarebbe meglio andare a lavorare. Ci sono i videopoker che prima o poi vincerò. C’è un sacerdote che contestualizza l’etica laica. C’è una ragazza che ci fa una foto con Instagram. C’è un allenatore che ci urla che siamo delle checche. C’è un medico che ci spiega come si usa il preservativo, che l’unica è prevenire. C’è un giornalista che ci twitta che tocca a noi cambiare il mondo; ma la verità è che passeremo il pomeriggio sul divano, scomodi.

 

C’è un uomo, un uomo in fondo alla via, che passeggia tra le pozzanghere sotto il lampione e aspetta.

 
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